Finalmente è arrivata l’estate … mamma mia che caldo non lo sopporto … Ecco a voi la sintesi dell’estate, un alternarsi di gioia e lamento. Forse è la sintesi anche della nostra vita che è sempre in bilico tra gioie e dolori. L’esistenza sembra una continua lotta senza fine in cui, o siamo capaci di cogliere gli elementi positivi e abbiamo uno sguardo speranzoso, o diventiamo vittime di noi stessi e rischiamo di vedere tutto nero. Anche perché, tante volte, ci auto convinciamo che va tutto male; arriviamo anche a pensare che Dio aiuti i cattivi perché li “vediamo” stare bene, mentre noi, poveri ma buoni, ne subbiamo di tutti i colori. L’altro giorno il vangelo di Matteo ci ricordava proprio questo: egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Dio, in quanto giusto, non fa differenze perché ci vede uguali, siamo noi che viviamo le realtà esterne e interne come vogliamo, come “ci gira”. Poveri noi, rischiamo di essere incoerenti ma, per paradosso, continueremo a giustificarci.
Cerchiamo di essere più positivi, verso la vita, le persone, noi stessi, Dio. Non siete stanchi di cercare l’ago nel pagliaio? Il dramma è che alcuni lo trovano e ne sono felici. Abbiamo solo questa vita e secondo me dovremmo scegliere ciò su cui lottare, ciò per cui vale veramente la pena di insistere. Ognuno faccia la sua valutazione, ma vedrete che nel bene troveremo molti più punti in comune rispetto al male. Ne perdiamo in salute, serenità, gioia di vivere.
Un esempio potrebbe essere ciò che il nostro territorio sta vivendo, un periodo nuovo, con una nuova amministrazione. È un discorso che ho già fatto prima delle elezioni e lo confermo adesso. Tutti siamo politici se vogliamo il bene comune. Ciò che dobbiamo allontanare è il pensiero partitico che mira solo al proprio bene. Possono esserci state delle divergenze ma adesso tutti dobbiamo pensare a Mongiuffi Melia, ai più fragili, altrimenti viviamo nella retorica. Riscopriamo i valori che ci rendono fratelli, così il campo di battaglia diventerà un prato dove potremo coltivare il bene. Uno strumento che tutti dovremmo rivalutare è la preghiera. Il pensiero di Dio elimina altri tipi di pensieri …
Tutto sta a noi, alla nostra volontà di mettere da parte il male per scegliere il bene. Tante volte vedo persone così arrabbiate per futili motivi che la giugulare diventa così grossa che sembra che stia per esplodere. Ma che vantaggio ne avete? Dopo che la giugulare ha rischiato di diventare più grande del collo che la contiene, cosa vi dite mentre tornate a casa? Su cosa riflettete? Come vi giustificate?
Godiamoci questa estate cercando sempre il meglio da tutto ed evitiamo di essere lamentosi perché rischiamo di essere contagiosi e soprattutto noiosi.
Padre Alessandro