Custodire per la Vita Eterna

Custodire per la Vita Eterna

Non pensavo che fosse così ricca di avvenimenti spirituali e ludici, l’estate in queste realtà del territorio messinese. Processioni, feste, sagre, pellegrinaggi. Tanti volti nuovi per le vie di Mongiuffi, persone che ricordano le origini e non desiderano perdere le tradizioni. Tutto bello. Stanco? Si, perché non sono abituato a questi ritmi. Di solito l’estate è il periodo del riposo … di solito … ma no per queste zone. Finisce una festa e ne inizia un’altra, magari nel territorio vicino. Insisto: tutto bello.

Alla luce di quanto ho vissuto sono ancora più convinto che siamo chiamati a non far perdere le tradizioni. Non lo dico solo io, ma lo ha detto il Santo Padre Francesco, lo ha detto poco tempo fa, a Forza d’Agrò, l’Arcivescovo Emerito di Messina Mons. Marra. Non dobbiamo essere solo quelli del fare ma del custodire. Nelle tradizioni ci riconosciamo eredi di antiche usanze che hanno costruito ciò che siamo oggi. Per questo da mesi insisto affinché tutti i comitati preparino una lista di tradizioni da mettere per iscritto e tramandarle alle prossime generazioni. Non basta “ricordare in modo approssimativo”, serve scrivere nero su bianco. Il rischio è perdere qualche tradizione lungo la strada, come è già accaduto per san Filippo. Mi auguro che la mia richiesta venga ascoltata. Purtroppo non siamo i padroni di tutto. C’è sempre quel margine di imprevedibilità che dobbiamo calcolare e prevedere. Sarà un anno in cui riscopriremo la bellezza del custodire. Anzi già da adesso presento una prima novità che mi auguro possa preservare una festa che ha già subito dei cambiamenti. Istituirò un comitato per la Madonna della Catena. Tanto amata, tanto venerata e tanto trascurata a livello parrocchiale, durante l’anno. Probabilmente a livello personale ciascuno vivrà il suo bel percorso, ma come parrocchia si fa poco. È inutile concentrarsi solo nei giorni della festa e incensarla la domenica. Meno parole e più preghiera. Insieme è possibile.

Ricominciamo fratelli un nuovo cammino pastorale. L’esempio portato prima è solo uno delle iniziative che insieme possiamo portare avanti. Per un anno ho ascoltato, mi sono affidato a voi e non posso che essere soddisfatto di questa scelta, all’inizio suggerita a tutti i nuovi Parroci dal nostro Arcivescovo, ma nel tempo si è colto l’opportunità, anche per rispetto al predecessore, di “non stravolgere quanto di bello realizzato”. Quest’anno però vorrei, sempre con voi, preparare un programma non solo fatto di avvenimenti, ma di preghiera con e in Dio. Riscoprire quel dialogo costruttivo con il Signore della vita, cogliere l’essenziale della quotidianità, sciogliere i nodi che non ci fanno respirare il senso della vita. Ciò non vuol dire fare cose nuove o eliminare cose passate, ma insistere su ciò che fa bene alla nostra anima. Ricordate l’obbiettivo della nostra esistenza: la vita eterna. Tutto deve concorrere solo per questo, il resto, come dice il libro del Qoelet è vanità.

Pregate per me e per coloro che chiamerò a collaborare, perché il mese di settembre sia ricco della fantasia di Dio.

 

P. Alessandro